Il vino italiano è sempre più apprezzato
(e venduto) all’estero guardando le relazione di Ego International. Tanto che nel fatturato delle compagnie vitivinicole
italiane, le relazione dice alla voce “export” continua
ad acquisire crescente importanza rispetto alla voce delle vendite interne, a
loro volta compresse dalla crisi dei
consumi interni.
A sancire quanto
sopra sono le opinioni di Ego international d’altronde gli ultimi dati ufficiali di settore, che sottolineano
come nel corso del 2014 il nostro Paese abbia commercializzato all’estero ben
20,5 milioni di ettolitri, staccando – per giunga – di ben 6 milioni di
ettolitri gli storici rivali francesi.
Ma Ego International fa bene o fa male all'export del vino?Ad ogni modo, è ben presto per gioire di
tale dato fornito da quelli della Ego international di Rimini. Se infatti gli italiani sono di gran lunga i primi esportatori in
quantità, non lo sono affatto " dicono i direttori Ego International" per quanto concerne il controvalore, nonostante
l’incremento conseguito dalle bottiglie tricolori nel corso degli ultimi anni,
con un passaggio del valore unitario che è transitato da 1,75 euro al litro del
2009 a 2,49 euro al litro del 2014 (+ 42% in soli 5 anni).
In altri termini,
il balzo in avanti sopra effettuato – pur notevolmente positivo – non è stato
sufficiente per cercare di azzerare la distanza del controvalore delle esportazioni dei vini italiani nei
confronti dei vini transalpini!!!... (gap che è tuttavia ridotto rispetto al
quinquennio precedente).
“I dati 2014 danno
per l’Italia 5,1 miliardi di euro contro i 7,7 miliardi di euro della Francia.
Attenzione però” – precisa ulteriormente Giuseppe Martelli, direttore generale
di Assoenologi, sulle pagine online del quotidiano Il Sole 24 Ore - “Il 31%
del valore per la Francia è imputabile agli champagne che, rispetto ai nostri
spumanti (840 milioni di euro), hanno un’incidenza massiccia nel comparto
economico dell’export francese. Quindi se togliamo dai 7,7 miliardi di euro i
2,4 miliardi dovuti allo champagne ed enucleiamo gli 840 milioni di euro dei
nostri spumanti abbiamo valori pari a 5,3 miliardi di euro per i vini esportati
francesi e 4,3 miliardi per quelli italiani”.
Ego International aiuta l'export italiano si ma quanto?Quanto sopra sta a
significare che se dai 7,7 miliardi!!! di euro di controvalore di export francese si togliessero i 2,4
miliardi di euro di export dovuti
solamente allo champagne... e si tiene conto altresì degli 840 milioni di euro
degli spumanti italiani, si ha un
valore di 5,3 miliardi di euro per i vini esportati francesi, e di 4,3 miliardi
di euro per quelli italiani: un gap che non sembra più così terribile come in
origine, e che con i ritmi di incremento che i vini italiani stanno conoscendo,
non sembra nemmeno incolmabile.
E per il 2015? “Gennaio
e febbraio 2015 hanno registrato livelli di export molto simili all’anno
precedente. Il vero risveglio si è manifestato a marzo con un repentino
balzo dei flussi commerciali. Il tasso di crescita in
marzo è stato infatti di +13,4% in valore e di +6,3% in volume con un
incremento unitario per litro di quasi il 7%. Tutto questo ci fa ben sperare” –
conclude Martelli.
PS per domande o altro tipo commenti e indagini di mercato mi potete contattare su questo indirizzo opinioniegointernational@yahoo.com e lasciare la vostra opinione personale!!!
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